Novena del Natale – 9° giorno “… e tu, bimbo, sarai chiamato profeta dell’Altissimo”

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“Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace». (Lc 1, 67-79)

“Sia benedetto il Signore”

Zaccaria canta e celebra il bimbo che, visitato da Maria, la Madre di Gesù, ha sobbalzato di gioia nel seno di sua madre Elisabetta. Il bimbo Giovanni sarà il più grande dei profeti. La tenerezza più che materna di Dio è la fonte e il motivo della “salvezza”. Questa tenerezza spinge Dio a visitare il suo popolo nella persona del “Sole che sorge dall’alto”

Prepariamoci oggi alla meravigliosa visita di Dio, che è il Natale, facendogli uno spazio anche concreto attraverso qualche rinuncia.

“Sei benedetto, Signore, tu visiti ancora il tuo popolo. Concedi che, liberati dal tuo Figlio Gesù, Sole che sorge dall’alto, ti serviamo ogni giorno, senza più timore”.